La risata suonò fragorosa fra tutti i Fratelli. Nessuno poteva credere alle proprie orecchie: Aghash si era fino a quel momento rivelato un Alpha, una guida, assolutamente razionale e calcolatrice, una figura di cui tutti avevano col tempo imparato a fidarsi ciecamente non solo nelle intenzioni, ma anche nella loro spietata operatività. Sentirlo parlare di una
sensazione, di una decisione presa sulla base di nulla più che un
sussurro, era quanto di più lontano dalla sua personalità avessero mai. Eppure – a guardarla dal suo punto di vista – era quella tipologia di
messaggio a non aver niente di reale, razionale, spiegabile. Talmente incredibile che, ne era certo, nascondeva dietro di sé un qualche artificio, incanto, magia. Non aveva idea di come rintracciare il
fienile nel Kalnas di cui Jandal aveva vaneggiato prima di perdere conoscenza dopo la scazzottata con Barther - in una delle loro
fight night, qualche incontro di lotta tra fratelli per sfogare tensione e rabbia accumulate durante la settimana.
Nessuno si aspettava che Aghash decidesse di cercarlo davvero, quel fienile. Nella sua testa ronzava l’idea che quel vaneggiamento non fosse affatto casuale, perché uscito dalla bocca di un Fratello che – per quanto insuperabile nel rintracciare e stanare una preda, seguendone la traccia – non era il geografo migliore del continente. Per intendersi, non avrebbe saputo indicare nemmeno su una mappa di un villaggio il punto esatto della propria casa, figurarsi tirare in ballo il Kalnas dopo un destro di Barther sul mento, steso a terra.
«
Sarò assente per qualche giorno. » disse senza voler tollerare oltre le risate dei suoi compagni, stretto fra il proprio istinto e la loro razionalità. «
Nel frattempo vedete di non combinare stronzate troppo grosse per poter essere sistemate. »
LA VOCE DELLA STREGA
Agrauna
I — 25:00 GATHERING
Doveva ammettere che il Kalnas sarebbe potuto essere un'opzione interessante per il branco: i Giardini del Maanskyd erano strategicamente la scelta migliore, la situazione di tutta la regione rendeva possibile per i Fratelli spostarsi di giardino in giardino in caso di necessità, anche se - almeno fino a quel momento - gli occhi e le orecchie di Tawrich non li avevano ancora raggiunti. Il Kalnas - con le proprie rovine e la vegetazione molto più simile a quella a cui il branco era abituato - poteva sembrare la soluzione migliore, ma era ancor troppo vicino ai terreni del branco di Mondronen per potersi sentire al sicuro. I signori della zona, peraltro, non avrebbero tollerato una minaccia come quella che i Fratelli rappresentavano, e ben presto racconti e lamentele sarebbero arrivati più a Nord.
Decise di seguire l'odore del fuoco. Avvertiva, nel trascinarsi di quella traccia, un retrogusto dolce, quasi di
casa. Era una sensazione che non avrebbe saputo descrivere, un altro di quei campanelli che suonano nella testa gridando di fare attenzione, tentando di convincerti a compiere gesti, intraprendere azioni, che agli occhi di tutti potevano sembrare illogici e istintivi Completamente basati sull'inconscio. Qualcosa che un Lupo esperto e potente come Aghash non avrebbe mai dovuto fare. In fondo, cacciare - sopravvivere - era per lui una scienza, una questione di esperienza, di conoscenze empiriche. Cacciare, fallire, imparare, uccidere,
and repeat.
Fu sufficientemente sicuro di aver raggiunto la propria destinazione quando quella traccia nel vento divenne uno strale di fumo ben visibile in cielo. Lo seguì per centinaia di metri, chilometri forse. Quando finalmente la linea disegnata nell'azzurro del cielo del Kalnas cadde verso il basso, il tratto che i suoi occhi incrociarono fu quello di un fienile, ancora abbastanza lontano da dargli il tempo di desistere nel proprio intento, battere la strada che aveva percorso, tornando a casa - al sicuro - dai propri Fratelli. Non lo fece, più per orgoglio che per vera convinzione. Non avrebbe mai dato la soddisfazione - a Barther, Jandal e tutti gli altri - di tornare alla
tana senza risposte, dando adito ad altre risate, facendo venir meno la credibilità della propria figura.
Doveva ritenersi sollevato - se davvero fossero stati quelli i propri pensieri - di trovarsi di fronte ad altri uomini con il suo stesso sguardo, nella sua stessa condizione. Figli della propria irrazionalità, vittime del sussurro di una strega.
A G H A S H
apex of the hunt
• • • • • •
salute 100
riserva energetica 100
capacità (1/1)
tooth and nail · [capacità — devianza ferale]
Come già detto, il Mannaro è un ibrido uomo-bestia costruito per uccidere, una macchina da predazione. Per questo, che sia in forma umana o in quella ibrida, ogni Fratello impara a utilizzare il proprio corpo come un'arma naturale, attaccando l'avversario senza l'ausilio di equipaggiamenti ma rimanendo equamente letale. Se trasformato potrà invece utilizzare zanne e artigli al pari del freddo acciaio degli avversari.
generatori
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tecniche
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riepilogo Nulla da segnalare per ora.
Again, una menzione particolare a Indo al quale ho praticamente rubato lo specchietto riassuntivo. Ti devo un codice, bro.